RESINE FLUOROCARBONICHE
Come funzionano le resine fluorocarboniche.
Le resine fluorocarboniche agiscono sulla tensione superficiale: abbassano la tensione superficiale del tessuto rendendolo meno aggredibile da ogni tipo di sostanza liquida.
Proprietà chimico fisiche delle resine fluorocarboniche
La chimica e la sintesi delle resine fluorocarboniche è basata su un delicato equilibrio tra i gruppi funzionali inseriti nella catena di polimero: non basta essere in grado di abbassare la tensione superficiale del tessuto ma è necessario sintetizzare un polimero in grado di ancorare bene sui differenti tipi di fibra e di resistere alle sollecitazioni e ai maltrattamenti a cui è normalmente sottoposto un capo di abbigliamento durante la sua vita (ripetuti lavaggi, sfregamenti, abrasioni ecc.) Ecco perché esistono svariati tipi di resine fluorocarboniche
- Resine idro-oleo repellenti, resine fluorocarboniche impiegate nel finissaggio tessile. Si tratta di dispersioni di polimeri fluorurati in grado di conferire ai tessuti proprietà idro e oleo repellenti.
- Resine idrorepellenti fluoro free totalmente esenti da fluoro. Questi prodotti di svariata natura chimica (siliconi modificati, mix di cere idrofobe ecc.) hanno, per il momento, esclusivamente proprietà idrorepellenti in quanto non sono in grado di abbassare drasticamente la tensione superficiale del tessuto come le resine fluorocarboniche.
Rescom, da sempre attenta alle esigenze del mercato, propone in questo senso le seguenti tipologie di prodotti fluoro free:
Sistemi fluoro free monocomponente (autoreticolanti) per impregnazione tessuto (es: RESFOUL WR607 certificato GOTS 7 e ZDHC 2.0).
Sistemi fluoro free monocomponente (autoreticolanti) per spalmatura diretta tessuto.
Additivi fluoro free compatibili con resine tradizionali all’ acqua idonei per la formulazione di compound.
PER APROFONDIRE
Comportamento delle resine fluorocarboniche applicate sui tessuti
L’effetto idro e oleorepellente dei tessuti trattati con resine fluorocarboniche dipende da come le resina si deposita sulla superficie del tessuto. Per ottenere il massimo delle prestazioni, la resina non solo deve depositarsi sulla superficie del tessuto nel modo più omogeneo possibile, ma anche penetrare tra le fibre del tessuto stesso. Per conservare più a lungo la funzione idro e oleo repellente di tali resine, vengono spesso impiegati agenti reticolanti: essi sono in grado di reagire non solo con i gruppi funzionali della resina, ma anche molto spesso con i gruppi funzionali (ad es. ossidrili cellulosici) del tessuto. In genere, dopo i lavaggi, l‘effetto di idrorepellenza diminuisce notevolmente, ma può essere riattivato mediante trattamento termico (stiratura). E’ estremamente importante, prima di trattare il tessuto con resine fluorocarboniche, assicurarsi che il tessuto sia esente da residui di imbozzimatura, agenti bagnanti e tensioattivi in genere. Queste sono tutte sostanze idrofile che possono impedire il corretto funzionamento della resina fluorocarbonica.
Errori più comuni nel trattamento con resine fluorocarboniche
Mancata rimozione residui provenienti da lavorazioni precedenti
Prima di effettuare il trattamento con resine fluorocarboniche è assolutamente necessario rimuovere eventuali residui di imbozzimatura, agenti bagnanti e tensioattivi in genere. Queste sostanze idrofile possono compromettere l’efficacia del trattamento per cui è buona norma assicurarsi della loro assenza.
Reticolazione della resina fluorocarbonica e successiva spalmatura
Non bisogna reticolare la resina fluorocarbonica prima di spalmare. Molto spesso i tessuti vengono “fluorurati” prima di essere spalmati per permettere alla resina di “galleggiare” al fine di ottenere mano morbida e altre proprietà strettamente tecniche (ad es. colonna d’acqua). E’ assolutamente importante, in questo caso, non essiccare la resina fluorocarbonica a temperatura superiore a 80-100°C per non pregiudicare l’adesione delle resine spalmate.
Scarsa asciugatura della resina fluorocarbonica.
Non bisogna asciugare in modo approssimativo la resina fluorocarbonica. Bisogna sempre assicurarsi, prima di effettuare successive spalmature, che il tessuto fluorurato sia bene asciugato: un tessuto impregnato con fluorocarbonica, ma asciugato male, si lascerà inzuppare dall‘acqua come se non fosse fluorurato affatto.
Utilizzo di bagni di impregnazione vecchi di qualche giorno
Non bisogna riutilizzare i bagni di impregnazione. E’ necessario ricordare che spesso (e con tempistica alquanto imprevedibile) le soluzioni molto diluite di resina fuorocarbonica impiegate nei bagni di impregnazione non sono stabili e tendono a flocculare. Si raccomanda di non stoccarle e di utilizzarle nel più breve tempo possibile
NOTA TECNICA. La tensione superficiale dell’acqua è di 72 dyn/cm: se si depositano alcune gocce d’acqua su un tessuto con tensione superficiale di 90 dyn/cm esse penetreranno direttamente nel tessuto; viceversa, se la tensione superficiale del tessuto è di 50 dyn/cm esse coleranno via. I problemi maggiori nell’ambito della protezione antimacchia emergono con oli o sostanze organiche (lo sporco vero e proprio!) normalmente dotati di tensione superficiale molto bassa (25-30 dyn/cm). In questa situazione problematica ci vengono in aiuto le resine fluorocarboniche che, filmando sulla superficie delle fibre, sono in grado di abbassare la tensione superficiale fino a valori anche inferiori a 10 dyn/cm rendendo il tessuto inattaccabile da acqua, oli, unto ecc. Le cere paraffiniche e i normali siliconi non sono in grado di arrivare a valori di tensione superficiale così bassa. Si tenga inoltre presente che le soluzioni acquose hanno una tensione superficiale molto più bassa dei 72 dyn/cm dell’acqua pura. La presenza di sostanze in essa disciolte (specialmente tensioattivi e saponi in genere) ne abbassa enormemente tale valore.
In linea generale le resine fluorocarboniche che Rescom offre, possono essere raggruppate nelle seguenti famiglie:
Fluorotan esenti da PFOA e PFOS per tessuti sintetici e misti con fibre naturali
Fluorotan anionici/non ionici per miscele e compound con resine all’ acqua tradizionali.
Fluorotan specifici per fibre ignifughe (es. Trevira CS)
Fluorotan Ext; crosslinker a base di isocianato bloccato per resine fluorocarboniche.
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